La mia esperienza con l'allattamento
Era da tempo che volevo scrivere quest’articolo e ogni volta lo rimandavo perché è veramente un argomento difficilissimo e molto complicato da affrontare. Pertanto ribadisco che tutto ciò che scrivo è frutto della mia esperienza, non sono un medico, non sono un’ostetrica, non sono una pediatra.. Sono solo una mamma normalissima che prova a fare tutto il meglio che può per la sua piccola, e ricordiamoci che nessuno di noi nasce genitore ma lo diventa quindi è un lungo percorso in cui veramente ogni giorno si impara qualcosa di nuovo.
Detto ciò, Io in gravidanza avevo sognato un paio di volte di allattare la mia cucciola… sì, sognato… mi sembrava un atto così magico e unico che non vedevo l’ora di provare questa sensazione!
Premessa fatta! Ora, ognuno si sarà debitamente o meno informato sull’allattamento materno e avrà preso una decisione molto importante: allattare o no il proprio bambino.
Io ho deciso di allattare la mia cucciola. Per diversi motivi ma soprattutto perché ritengo che il latte materno sia un elemento fantastico che contenga delle proprietà eccezionali che serviranno tantissimo allo sviluppo e la crescita del nostro piccolo. Non mi voglio addentrare nello specifico di anticorpi e vitamine perché come anticipavo non sono un medico ma ho deciso di muovermi così. Non volevo impazzire perché ricordiamo che allattare NON è così semplice, spesso e volentieri è sottovalutato il tipo di impegno che richiede però mi sono promessa che avrei fatto tutto ciò che potevo per riuscirci.
Iniziamo!
03.01.20 ore 11:05 circa la prima esperienza di allattamento. Appena nascono i bimbi hanno un’istinto naturale di “ciucciare” infatti appena nascerà il vostro piccolo, lo sistemeranno e ve lo porgeranno solo con il pannolino e una bella coperta sul seno e lui/lei cercherà il vostro seno. E così è stato, la mia piccola si è attaccato subito dopo il parto. Chiaro, non è una vera “poppata” ma è l’inizio di quello che sarà dopo.
Io ho partorito all’ospedale Filippo Del Ponte a Varese e tutto lo staff è d’accordo con il fatto che il latte materno sia l’alimento più adatto per il vostro piccolo e anche per creare un rapporto ancora più speciale con la mamma e quindi cercheranno di spiegarvi tutti i benefici e vi daranno moltissima consulenza in questo ambito. Da vari pareri so che non in tutta Italia è così; ogni ospedale ha la propria visione su questo aspetto e cercheranno in qualche modo di approcciarvi o in un senso o nell’altro. Comunque per quanto riguarda la mia esperienza posso dirvi che tutte le ostetriche dell’ospedale del Ponte sono molto preparate e offrono un’ottima consulenza per l’allattamento.
Consiglio: già anticipato in altri articoli ma lo ripeto… Iniziate già verso il settimo/ottavo mese ad applicare una crema a base di lanolina sui capezzoli quotidianamente perché vi aiuterà ad ammorbidirli ed evitare ragadi…
In ospedale il vostro cucciolo è appena venuto al mondo e sta capendo ancora molte cose, è estremamente stanco dallo sforzo che ha fatto e allo stesso tempo deve imparare a mangiare, a guardare, a annusare… è il suo primo approccio al mondo e sarà un pochino “stressato”. Noi in tutto ciò dobbiamo solo cercare di aiutarlo ad affrontare questo momento. Quando un bimbo si sveglia i primi giorni inizierà subito a piangere per diversi motivi. Attaccare un bambino al seno ci permettere di creargli un’esperienza non solo nutritiva ma anche affettiva poiché inizia ad associare il nostro odore con il cibo; il fatto che il bambino abbia bisogno di contatto ormai si sa per questo negli ultimi anni viene molto di più favorito il baby wearing al passeggino, il latte materno al latte artificiale, il co-sleeping alla culla… Sicuramente con l’allattamento non sbaglierete in questo senso!
Curiosità! Lo sapete che l’areola delle donne in gravidanza diventa più scura perché così è più facilmente riconoscibili dal neonato?
In ospedale infatti imparerete a conoscere piano piano il vostro piccolo e imparerete, in teoria, anche ad “attaccarlo” in maniera corretta. Dico in teoria perché ho sentito diverse opinioni in tutta Italia e non sembra esserci un’istruzione uguale per tutti.
Ci sono varie tipologie di allattamento: io ho applicato ALLATTAMENTO A RICHIESTA. Una mia cara amica ha allattato secondo uno schema ad orari… suggeritogli dall’ospedale… Ma sembra che l’allattamento a richiesta sia l’ideale poiché il bambino trova sia cibo che confronto nel seno e la mamma in questo senso dovrebbe risultare meno stressata.
C’è però un’arma a doppio taglio in questa cosa perché il vostro cucciolo potrebbe prendervi come ciuccio vivente oltre a dispensa di latte; quindi più avanti si va e più e meglio togliere il vizietto del seno prima di addormentarsi (io tra parentesi non sono ancora riuscita e ve lo dico come esperienza!).
Tornando al nostro discorso in ospedale io ho imparato sopratutto ad allattare sdraiata poiché è più comodo sia perché avrete i punti sia perché il bimbo è correttamente appoggiato. C’è anche da dire che se poi uscite e non avete mai provato ad attaccarlo da sedute potreste avere qualche dubbio ‘su come non si sbaglia’ quindi nel caso provatelo prima in ospedale con qualche ostetrica.
Allattare da sdraiate è molto comodo; la mamma può anche riposare e io uso questa posizione ancora oggi quando la signorina vuole accoccolarsi o di notte. Quindi in ospedale tutto alla grande, la bimba mangiava ogni 3 ore circa e le ostetriche ogni volta che allattavo venivano a controllarmi se lo facevo in modo corretto; infatti su tutto lo staff del reparto ho solo parole positive. Mi spiegarono bene come doveva essere l’attacco quindi bocca ben aperta della cucciola, areola in bocca del bimbo in modo tale che uscisse bene il latte con la sua presa corretta. Fin lì sembrava tutto così semplice; la bimba sembrava che stesse già riprendendo peso e i capezzoli stavano benone! Mi dimettono, torniamo a casa.
Per l’attacco ideale vi posso consigliare la visione di vari video che troverete sul sito della LLL La Leche League. LLL è un’associazione di volontariato internazionale senza scopo di lucro che ha come obiettivo “l’istruzione all’allattamento”. Tra l’altro oltre ad avere un ottimo sito per vari consulti hanno anche delle consulenti in tutto il mondo e magari che abitano proprio vicino a casa vostra!
https://www.lllitalia.org/risorse/video.html
Ritornando a noi…a casa invece non è tutto così rose e fiori. Inanzittutto non è semplice stare sedute per via dei punti e diventa sempre un po’ complicato allattare a letto… e poi la bimba inizia a dormire di meno e sembrare molto più affamata. Noi passavamo circa 15/18 ore attaccate. Nella mia testa continuava a risuonarmi in testa “Più l’attacchi e più latte avrai" e io così facevo! Inizio a prendere anche l’integratore dell’Humana “Più latte” che dovrebbe aumentare la produzione di latte materno. Ma vi dirò… con me personalmente non ha funzionato tantissimo. Prendevo anche Natalben io e te; è un integratore alimentare adatto al periodo dell’allattamento.
Comunque io continuo con l’allattamento a richiesta senza indugiare.
Pochi giorni dopo vado in ospedale a fare il controllo. A Varese controllano i valori del bambino (peso, lunghezza, etc) e l’attacco al seno! Tutto ok se non fosse che Alisea non aveva preso 1 grammo dalle dimissioni… in tre giorni!
Circa al suo decimo giorno di vita mi sono venute le tanto amate ragadi. Avevo i contatti di due ostetriche e infatti le ho sentite entrambe e il consiglio è subito stato: COPRICAPEZZOLI D’ARGENTO.
L'argento è un antibatterico naturale ma ha anche un alto potere cicatrizzante, usando le coppette in argento sulle ragadi esse migliorano in poche ore per scomparire del tutto in pochi giorni.
Voilà! Da definizione l’argento sembra essere miracoloso per le ragadi e ineffetti per me lo è stato. MI hanno consigliato di alternare i copricapezzoli alla crema alla lanolina (io ho usato la clemulina). Li tenevo sempre, l’unico problema è che non stanno ovviamente attaccati da soli e devi tenere su il reggiseno. Fate uscire sempre una goccina di latte perché se no si attaccano direttamente alla pelle e potrebbe fare più male che bene… E finalmente il dolore passa e continuiamo il nostro allattamento a richiesta (numero indefinito di poppate). In più sotto consiglio di un’ostetrica che mi era venuta a far visita a casa presi anche delle gocce di Galega pura. Le trovate in farmacia o in erboristeria.
La galega fa parte della famiglia delle leguminose, ed era già famosa nel rinascimento perché veniva impiegata per aumentare la produzione di latte materno delle nutrici e delle balie. La galega è una pianta che possiede proprietà galattogoghe ovvero, ha la capacita di stimolare la produzione del latte materno.
A circa 15 giorni di vita della piccola devo fare la prima visita dalla pediatra in cui ci si conosce per la prima volta e si verifica la crescita della bimba. Tutto ok se non fosse che il peso è lo stesso delle dimissioni… Qui mi si gela il sangue, noi stiamo attaccate continuamente e non prende un grammo? Non capivo veramente quale fosse il problema. La pediatra e anche l’ostetrica mi hanno consigliato di dare un po’ di aggiunta di latte artificiale. Neolatte consigliato dall’ostetrica e Aptamil dalla pediatra. Noi useremo l’Aptamil Conformil all’inizio poiché l’aptamil 1 Alisea fa molta fatica a digerirlo. Le diamo solo la poppata della sera per vedere se inizia a prendere anche un ritmo migliore per notte e giorno.
Ah ps. io, ogni tre ore, dovevo svegliarla e attaccarla per via della NON CRESCITA…
A questo punto dovrei cercare di creare circa 6 momenti per la poppata e se ad ogni poppata (che in teoria dovrebbe essere di circa 30 minuti, 15 seno destro e 15 seno sinistro) la mia signorina è ancora affamata dovrei proporle ogni volta un’aggiunta di latte. Ma sinceramente sapevo bene che se al seno prende 60 ml in mezz’ora e con un biberon si prende in 20 secondi avrebbe di lì a poco preferito il secondo al posto del seno e quindi ho deciso di darle sì un po’ di aggiunta quando la vedevo più affamata per far si che il suo stomaco di abituasse a una certa quantità di latte e quindi cadenzare meglio le poppate. Ma appena ho visto un miglioramento ho cercato di toglierla piano piano…
Tra l’altro avevo da poco iniziato a prendere anche una tisana che sembra miracolosa che è la Tisana della Super Mamma, bevevo solo quella al mattino, dopo pranzo e prima di andare a dormire. Ero diventata io una tisana vivente! Dicono che oltre ad aumentare la produzione del latte materno favorisca anche le coliche del bambino. La potete richiedere in erboristeria o la trovate anche online su diversi siti. Gli ingredienti comunque sono più o meno gli stessi, il termine galattogeno diventa il vostro migliore amico.
Sommità di Galega: agisce in modo favorevole sulla produzione di latte materno
Frutti di Finocchio: carminativo e galattogeno
Frutti di Anice: carminativo, digestivo e galattogeno
Frutti di Carvi: digestivo e galattogeno.
Come si toglie l’aggiunta vi chiederete voi? Bene, me lo chiedo ancora io anche oggi ;) niente, si evita di dare il biberon e si rimane più attaccate e in teoria dovrebbe migliorare. Ma non riuscendo benissimo nell’impresa ho deciso di fare un’altra consulenza per l’allattamento.
Purtroppo la consulente della LLL di Varese non mi ha mai risposto e quindi ho deciso di chiedere e trovare qualcuno qui in zona che potesse vedermi. Andai dalla casa maternità Il Melograno di Gallarate e mi diedero diversi consigli per l’attacco in generale. In breve:
Mamma seduta, bimba in braccio. La bimba ciuccietta, quando si stacca ha finito. Noi la portiamo verso il petto in posizione verticale in modo tale che possa digerire e poi comunque le proponiamo l’altro seno. Se non avrà più fame non si attaccherà se no mangerà ancora. Molto bene, io pensavo che una volta che si staccasse da un seno avesse finito e per quello continuava tutto il giro senza sosta invece la poppata completa prevede questo “rituale” mettiamola così.
In più mi prestarono la palla fitness per far rilassare la piccola. Questa è un’altra tip per le neomamma! Ineffetti è super rilassante per loro. Basta sedersi, tenerle in braccio e dondolarsi un pochino… Con chiunque vedrete che per i primi mesi è una (passatemi il termine!) figata!
Comunque per circa una decina di giorni ero riuscita ad eliminare quasi totalmente l’aggiunta di artificiale se non fosse che… un pomeriggio ha iniziato a rifiutare completamente il seno. Non c’era verso, si girava dall’altra parte e no mangiava. Io affranta, perché dopo le consulenze e le mille attenzioni verso questo latte materno lei a un certo punto mi rifiuta il seno? E non c’era verso, piangeva e una volta che le davi il biberon si tranquillizzava. Di notte lo prendeva sempre problemi, ma di giorno non lo associava più al cibo ma una coccola. Quindi ho deciso di cambiare un po’ strategia…
Alla fine ho fatto per molto tempo ALLATTAMENTO MISTO: che è ancora più complicato dei due poiché non capisci mai quando effettivamente il piccolo è sazio o no… Per cui mi sono messa il cuore in pace. Soprattutto, dico la verità, per mio marito che mi vedeva un po’ impazzita al riguardo. La bimba che aveva fame ma non voleva attaccarsi e io non sapevo cosa fare. Quindi…
Sapevo e sono ancora certa che il latte materno è il nutrimento migliore per nostro figlio…
E ho deciso di comprare un TIRALATTE elettrico con due attacchi: più veloce ma ovviamente più lungo da pulire (e fidatevi che quando lo userete spesso il fatto di lavarlo conterà molto…) Io ho scelto momcozy che trovate tranquillamente su amazon, ottimo rapporto qualità/prezzo. E poi per conservare il latte ho comprato anche i SACCHETTINI della stessa linea.
E ho iniziato a darle il mio latte nel biberon per due motivi: 1. sapevo quanto ne prendeva e non avevo ogni volta il dubbio se potesse avere ancora fame o meno, 2. piuttosto che darle il latte artificiale avevo la mia alternativa. Ho continuato comunque ad attaccarla ma per scandire meglio le poppate le davo il biberon con il mio latte. Sinceramente mi sono trovata meglio con questo sistema poiché non avevo il dubbio se avesse mangiato o no e mio marito era anche molto più sereno nel non vedermi un po’ in ansia ogni volta.
Il mio motto preferito e lo dico sempre è “Mamma felice, bimbo felice” allo stesso modo “Famiglia serena, bimbo sereno”. Tutto ciò per dire che se una mamma è più serena in un modo piuttosto che in un altro deve fare ciò che si sente e che le permetta di vivere la maternità con tutta la serenità del mondo perché è un momento magico e irripetibile.
Detto ciò volevo anche fare una breve lista di ciò che è più meno consigliato durante questo periodo.
Top per l’allatamento:
reggiseni larghi (il seno stretto non favorisce la produzione di latte) o addirittura niente reggiseno (molto pratico soprattutto) e indossare maglie comode con scollature che permettano l’attacco veloce.
bere tanto. Qui ho letto svariati commenti al riguardo, c’è chi consiglia di bere tantissimo, chi non esagerare che potreste avere l’effetto contrario. Io bevevo circa 1,5/2 litri i acqua/tisane al giorno.
docce/impacchi caldi favoriscono la produzione del latte ed evitano le mastiti. Io per fortuna non ho mai avuto ingorghi e mastiti ma so che sono molto dolorosi e con gli impacchi caldi dovreste risolvere un pochino il problema.
“Più l’attaccate e più latte avrete”: questo è il motto di ogni mamma allattatrice professionista (eheh) nulla di più vero!
Da evitare:
Alcool. L’ho scritto perché è doveroso ma io che amo mangiare e bere vi posso dare una tip datami da qualche professionista del mestiere. Si può bere, basta che non si allatti prima di 2/3 ore. Diciamo che lo svezzamento diventa più semplice poiché non richiede poppate così ravvicinate… quindi si può, ma con coscienza ;)
Fumo. Neanche a parlarne. Ma giusto scriverlo.
Caffeina. Meglio non esagerare con il caffè e il tè in allattamento ma come in gravidanza d’altronde.
Ci sono diversi alimenti che dicono non favorire la produzione di latte… Io personalmente ho sempre e solo seguito la regola “alimentazione sana ed equilibrata” … e sembrerebbe proprio che questa teoria non abbia nessun fondamento scientifico ma solo radicate credenze popolari. Di seguito un articolo della rivista uppa che ve ne parlerà ancora meglio!
https://www.uppa.it/nascere/allattamento/non-puoi-mangiarlo-perche-allatti/
Bene. A questo punto io sono più di 8 mesi che sto allattando la mia piccola e nella mia testa mi ero fissata un limite (sbagliatissimo!) verso i 6 mesi per interrompere l’allattamento.
Ho detto questo perché una domanda che si fanno spesso le neomamme o tanti pongono alle mamme è proprio “Quando smetterai di allattare?”. E’ impossibile rispondere a questa domanda. Non siamo noi a deciderlo ma sopratutto non sarà così semplice farlo.
Io sono la prima che si era data un termine, pensavo veramente di non andare oltre ai 6 mesi poiché non la stavo vivendo benissimo ma poi mi resi conto di una cosa importantissima e da tenere sempre a mente. Il latte materno è l’alimento più pregiato e unico che un bimbo possa avere, non sarò io a privare mia figlia di questo bene. Quando lei non vorrà più attaccarsi non lo farà. Per i bambini l’attacco al seno non è solo nutritivo, ma è anche affettivo e rilassante. Una parola che sento spesso da tantissime mamme è una: COMODO. Nulla di più vero, il latte al seno è sempre della temperatura giusta, a portata di mano, non servono biberon, non servono ciucci…
Un’altro mito da sfatare, un po’ difficile da far capire ai nostri nonni e ai loro coetanei perché sono cresciuti con questa convinzione. Il latte materno a un certo punto diventa acqua. Nulla di più sbagliato, il nostro latte non è acqua.
Il latte materno segue le esigenze nutrizionali del bambino, è composto per l’85% di acqua ma il resto contiene enzimi ed agenti anti-infettivi che aiuteranno tantissimo l’apparato digerente dei nostri cuccioli. Vi rimando a un altro articolo molto interessante della rivista pediatrica uppa.
https://www.uppa.it/nascere/allattamento/il-mio-latte-non-e-acqua/
Eccomi qui per la conclusione. Un articolo non semplice. L’allattamento è un momento tanto bello quanto delicato sia da vivere che da raccontare. Mentre scrivevo ripercorrevo tra me e me tutti questi mesi tra dolcezza, arrabbiature e stanchezza (da non sottovalutare) e adesso sorrido. Un’altra di quelle frasi che sentiamo sempre dirci “è un periodo, passerà!”. E’ molto vero, passa tutto così in fretta… Sorrido perché è stato, ed è ancora un momento bellissimo.